La vigilia di Natale nella cucina di casa dei miei, come in tutte le famiglie napoletane, già dal mattino si avviava la preparazione per la sera... Io, mio fratello e mia sorella non siamo mai stati amanti del pesce, tipica pietanza del cenone, e papà, proprio per questo, a pranzo ci preparava qualcosa che ci piaceva davvero: calzoni fritti, montanare e crocchè.
Nella nostra cucina c'era un grande tavolo di marmo, di granito per essere precisi, ed era proprio lì che papà si dedicava alla preparazione con passione. Ogni anno impastava fin dal mattino presto, pronto a fare abbastanza impasto per sfamare tutta la famiglia, che si riuniva numerosa intorno al tavolo. Preparava calzoncini ripieni di ogni tipo, dal classico pomodoro e mozzarella fino a quelli con ricotta e salame, accontentando tutti i gusti. La cucina si riempiva dell'odore invitante della frittura, un profumo che ancora oggi mi fa tornare indietro nel tempo, a quegli abbracci in cui sentivo il suo inconfondibile profumo di Fahrenheit di Dior. Si sa chi ama frigge e papà ci amava!
I calzoni fritti non erano solo un piatto, ma un rito, un momento di condivisione che univa la famiglia. Papà aveva una manualità incredibile nel preparare l'impasto, che lasciava lievitare con cura, ottenendo una consistenza soffice e leggera. Ogni calzone fritto era una piccola opera d'arte: dorato, croccante fuori e dal ripieno filante e gustoso.
Sciogliere il lievito in un po' d'acqua. In una ciotola mettere la farina, aggiungere l'acqua col lievito e un po' alla volta la restante acqua, alla fine il sale. Continuare a impastare fino ad ottenere un panetto liscio, coprire la ciotola e far lievitare fino al raddoppio.
In una ciotola mettere la ricotta e mescolare per renderla setosa, aggiungere salame e mozzarella a cubetti, cicoli, sale pepe.
Stendere l'impasto e tagliare dei cerchi.
Farcire con il ripieno di ricotta e chiudere a mezzaluna facendo attenzione a richiudere bene il bordo per evitare che fuoriesca il ripieno.
Friggere fino a doratura in abbonante olio e servire.