In commercio esiste un prodotto vegetale che “simula” le proprietà delle uova, ma per me che non sono vegana, ma che semplicemente ogni tanto cerca di limitare gli alimenti di origine animale posso dire che vengono benissimo anche senza. Le frappe vegan rispetto alla versione tradizionale con burro e uova sono leggermente meno “bollose”, ma non meno croccanti. Le ho conservate in un contenitore ermetico e il giorno dopo “scrocchiavano” ancora. Se le stendi a mano cerca di farle più sottili possibile.
Unisci la farina al sale, al lievito vanigliato e allo zucchero di canna, mescola tutto. Aggiungi acqua e grappa (o vino bianco) e solo alla fine l’olio cercando di impastare il meno possibile. Avvolgi nella pellicola e fai riposare l’impasto per mezzora.
Riprendi l’impasto e aiutandoti con un velo di farina comincia a stendere un pezzo di impasto partendo dalla larghezza maggiore della sfogliatrice e ripiegando su stesso l’impasto fino a che non risulta liscio, a quel punto comincia a diminuire lo spessore fino ad arrivare allo spessore n.5.
Con una rotella dentellata (o col coltello se non ce l’hai) realizza dei rettangoli che puoi tagliare nella parte centrale per il lungo oppure lasciare interi.
Porta l’olio a 185° C e tuffa pochi pezzi per volta: rigirali a metà cottura e quando sono dorati scolali e falli raffreddare. Infine spolverali con zucchero a velo.