Come per tutte le preparazioni tradizionali è difficile capire quale sia l’originale, ma una cosa è certa: è buono e si può personalizzare inserendo tanti ingredienti diversi. Dentro infatti si possono mettere salumi e formaggi, in particolare prosciutto cotto e fiordilatte o mozzarella, ma qualcuno utilizza anche il salame napoletano. Non ha bisogno di un tipo particolare di patata poiché non rischia di aprirsi in frittura come i crocchè visto che si realizza in teglia e non rischia nemmeno di essere poco croccante come per le patatine fritte poichè è proprio la sua morbidezza a renderlo appetitoso oltre che per il ripieno ovviamente.
Puoi scegliere il modo che più preferisci per cuocere le patate (microonde, al vapore, lessate), personalmente mi trovo bene al microonde: pela le patate, tagliale a pezzi di media grandezza e cuoci 20 minuti alla massima potenza.
Ancora da calde riducile in purea con lo schiacciapatate o col passaverdure, ti sconsiglio di frullarle altrimenti diventano come la “colla“.
Aggiungi sale, pepe e burro e mescola per farlo sciogliere. Versa il latte se ti piace che sia un gateau morbido, altrimenti puoi anche evitare… a me piace.
Infine aggiungi grana e pecorino grattugiati, le uova, il fiordilatte ed il prosciutto cotto tagliati a cubetti. Qualcuno aggiunge anche il salame napoletano sempre a cubetti.
Imburra una teglia, e distribuisci del pangrattato. Trasferisci tutto il composto di patate e livellalo, spolvera con altro pangrattato.
Come fare la crosticina sul gateau di patate? Metti dei fiocchetti di burro sulla superficie.
Inforna a 180° statico per un’ora.
C’è chi lo preferisce appena uscito dal forno, chi intiepidito e chi ancora lo preferisce, come me, tiepido, ma col ripieno filante. Insomma lo sformato di patate più famoso di Napoli è sempre buono!