Realizzare la patatina fritta perfetta non è così scontato come si potrebbe pensare. Non basta semplicemente sbucciare e friggere le patate; il risultato finale può dipendere da tanti piccoli accorgimenti che vanno considerati per ottenere patatine croccanti fuori e morbide dentro, evitando l’effetto molliccio o, peggio, bruciato. Uno degli aspetti fondamentali per ottenere patatine perfette è la scelta delle patate: le patate a pasta gialla sono ideali grazie alla loro bassa percentuale di amido e alla consistenza che garantisce una frittura dorata e croccante. Molti supermercati offrono patate “per tutti gli usi,” ma queste non sempre sono ideali per la frittura, perché non permettono di raggiungere il giusto livello di croccantezza.
Uno degli aspetti da tenere presente è l’amido, vero e proprio nemico delle patatine fritte croccanti. L'amido rilasciato durante la frittura infatti tende a rendere le patate morbide e a comprometterne la doratura uniforme. Questo è il motivo per cui è essenziale un lavaggio accurato delle patate appena tagliate: metterle in acqua fredda aiuta a rimuovere l’amido superficiale, che, se presente, impedirebbe la formazione della crosta perfetta.
Per garantire un risultato ottimale, è inoltre consigliabile "cuocere" le patate per un breve periodo in acqua bollente salata con un pizzico di aceto, procedimento che contribuisce a rimuovere anche l’amido interno. Questo piccolo accorgimento fa sì che la patata trattenga meglio l’umidità interna e consente di ottenere un risultato finale perfetto al palato, croccante all’esterno ma senza la temuta mollezza interna.
Infine, anche la fase della frittura merita attenzione: la temperatura dell’olio deve essere mantenuta intorno ai 175° per evitare che le patate assorbano troppo olio. Asciugarle bene prima di friggerle e distanziarle su carta assorbente aiuta a evitare accumuli di umidità, nemica della croccantezza.
Se seguiti con attenzione, questi accorgimenti permetteranno di ottenere una patatina fritta perfetta, degna delle migliori friggitorie!
Il nemico giurato delle patatine fritte è l'amido. Il nostro obiettivo è eliminarlo. Lavare le patate e sbucciarle, quindi tagliarle a fiammifero a mano o con l'apposito attrezzo. Man mano che le tagliate mettetele in una ciotola con dell'acqua fredda. Cambiare l'acqua con dell'altra acqua fino a che non è limpida, in questo modo inizierete ad eliminare l'amido che "riveste" la superficie delle patatine. Nel frattempo in una pentola capiente mettete a scaldare dell'acqua con una manciata di sale ed un bicchierino di aceto. Quando arriva a bollore calare le patate sciacquate e scolate, mettete il coperchio e dal momento in cui riprende il bollore calcolate che devono "cuocere" per 3 minuti, questo processo fa sì che anche l'amido contenuto all'interno delle patatine fuoriesca, infatti, se ci fate caso, l'acqua si intorbidisce. Passati i 3 minuti scolatele e passatele subito sotto il getto di acqua fredda per bloccarne la cottura. Asciugatele bene.
Procedete con la frittura in abbondante olio a 175° fino a doratura. Quando le mettete a colare dall'olio in eccesso su carta assorbente cercate di non ammassarle perchè all'interno della "montagnella" si crea umidità e soprattutto salate solo al momento di servire. Otterrete della patatine soffici dentro, croccanti e dorate fuori. Se volete, potete prepararne di più, eseguire la "lessatura" rapida, asciugarle bene e surgelarle in un sacchetto per alimenti in modo da averle pronte per la frittura.