Che cosa vuol dire pralina?
La parola "pralina" deriva dal nome del maresciallo francese César de Choiseul, duca di Plessis-Praslin, la cui cuoca creò nel XVII secolo delle mandorle ricoperte di zucchero caramellato. Questi dolcetti furono chiamati pralines in onore del duca.
Nel tempo, la ricetta si è evoluta e le praline sono diventate dolciumi molto raffinati, specialmente nel mondo della pasticceria belga e francese, dove le praline di cioccolato sono considerate una prelibatezza.
Le praline al mascarpone hanno una forma regolare e una consistenza, grazie ai biscotti, più soda rispetto ai tartufi che invece sono più cremosi e hanno una forma più irregolare.
Mettere il mascarpone in una ciotola con lo zucchero a velo e far amalgamare il tutto utilizzando una spatola. Frullare i biscotti fino a renderli polvere ed aggiungerli al composto di mascarpone, mescolare molto bene.
Dividere il composto per i gusti che si vogliono preparare – io ne ho fatti 3. Per esempio: aggiungere ad una parte la nutella, ad un’ altra parte la pasta di pistacchio e infine tenere un impasto neutro. Terminata la divisione, coprire bene e fare riposare gli impasti in frigorifero per 3 ore almeno.
Fare delle palline di circa 14 grammi.
Passarli nella granella di pistacchio o nel cocco o nel cacao amaro e poi sistemare nei pirottini.
Come conservare le praline?
Conservare in frigorifero coperti fino all’utilizzo.