Le tigelle modenesi rappresentano uno dei simboli della tradizione culinaria emiliana, perfette per un pasto conviviale o una merenda sfiziosa. Questi piccoli dischi di pane morbido, dal sapore neutro ma avvolgente, sono un vero e proprio jolly in cucina, pronti ad accogliere ogni tipo di farcitura, dolce o salata. La loro preparazione richiede cura e pazienza, ma il risultato finale ripaga ogni sforzo, regalando un prodotto fragrante e versatile. Una delle caratteristiche più affascinanti delle tigelle è la loro origine rustica, nata per essere cotte su piastre calde di terracotta, oggi sostituite da stampi appositi che permettono una cottura uniforme e dorata. L’impasto, realizzato con farina, burro, strutto e latte, è arricchito dal lievito di birra che dona una lievitazione naturale, garantendo una consistenza soffice e delicata. Dopo un riposo iniziale di circa due ore, durante il quale l’impasto raddoppia il suo volume, si procede alla formazione delle classiche palline, che verranno poi stese e cotte negli stampi caldi.
Una delle peculiarità della tigella di Modena è la sua versatilità: calda e fragrante, può essere tagliata a metà e farcita con il tipico pesto modenese, una crema saporita preparata frullando lardo di Colonnata, aglio e rosmarino, che sprigiona profumi intensi e un sapore unico, questa è la farcitura originale, ma sono perfette con salumi tipici come il prosciutto crudo o la mortadella, con formaggi freschi o stagionati, o addirittura con un velo di Nutella per i più golosi. Il contrasto tra la croccantezza esterna e la morbidezza interna delle tigelle le rende irresistibili, un’autentica coccola per il palato.
Mescolare la farina con il sale e lievito chimico, lavorare con le mani e poi aggiungere il burro ammorbidito a tocchetti e lo strutto. In un tegamino scaldare il latte e scioglierci dentro il lievito di birra e aggiungerlo all’impasto. Impastare bene e a lungo fino ad ottenere un impasto liscio e compatto, fare il taglio a croce e coprire con un canovaccio e lasciare lievitare per circa 2 ore in luogo tiepido.
Quando l’ impasto è raddoppiato di volume metterlo sul tagliere e fare delle palline di circa 40 grammi e lavorale un po, lasciarle lievitare per 30 minuti e poi cominciare a cuocerle inserendole nell’apposito stampo precedentemente scaldato. Voltare alcune volte lo stampo controllando la cottura da entrambi i lati. Vanno mangiate immediatamente, ancora calde, tagliate a metà e riempite con il pesto modenese o con dell’affettato o del formaggio tenero o della nutella.
Si frullano il lardo di colonnata, l’aglio e le foglie del rosmarino fino ad ottenere una pasta omogenea.